di Domenico della Porta e Nicola Luigi Villari
Con il decreto legge Meloni 137/2024 in materia di violenze sul luogo di lavoro, con particolare riguardo al settore sanitario dove gli operatori sono spesso esposti a rischi di aggressioni elevati, entrato in vigore lo scorso 2 ottobre, le principali novità riguardano non solo l’inasprimento delle pene per chi compie atti di violenza o minaccia all’interno di strutture sanitarie: i colpevoli di questi reati rischiano fino a 5 anni di reclusione e una multa fino a 10.000 euro, la possibilità di arresto in flagranza differita, ovvero basato su prove video o fotografiche, qualora l’arresto immediato non fosse possibile per motivi di sicurezza pubblica o continuità del servizio, ma diversi obblighi da adottare nel corso della valutazione dei rischio prevista dalla normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Si tratta per la prima volta di applicare, oltre una misura “punitiva” anche una misura “obbligatoria” di prevenzione primaria e non più prevenzione terziaria, come è avvenuto finora, consistente in un supporto anche psicologico per la vittima, favorendone il recupero e il reinserimento nel mondo lavorativo.
La prevenzione e la protezione nei luoghi di lavoro in ambito sanitario sono fondamentali, infatti, per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori, dai medici agli infermieri, fino al personale di supporto.
Gli ambienti sanitari, come ospedali e cliniche, presentano rischi specifici dovuti alla natura delle attività svolte, nei confronti dei quali, dice il DL 137, occorre garantire procedure valutative obbligatorie.
Di seguito sono riportati alcuni degli elementi essenziali per un’efficace prevenzione e protezione:
- Valutazione dei rischi specifici: la valutazione del rischio in ambito sanitario deve includere anche l’analisi del rischio di violenza. Questo è particolarmente importante nei reparti come il pronto soccorso, dove il personale è maggiormente esposto a episodi di aggressioni verbali o fisiche. L’identificazione dei fattori di rischio è fondamentale per attuare misure preventive mirate.
- Formazione e sensibilizzazione del personale: l’obbligo di formazione del personale sanitario deve includere non solo sui rischi fisici o biologici, ma anche la gestione delle situazioni di conflitto e aggressione, nonché tecniche di comunicazione non violenta e di gestione dello stress.
- Adozione di misure di sicurezza: misure di sorveglianza attiva, come l’installazione di videocamere di sicurezza, sono cruciali per monitorare gli ambienti a rischio e prevenire episodi di violenza. Secondo quanto previsto dal Decreto-Legge n. 137 del 2024, la videosorveglianza può essere utilizzata anche per consentire arresti in flagranza differita per episodi di violenza contro il personale.
- Procedure per la denuncia degli episodi di violenza: tramite l’istituzione di canali di segnalazione dedicati e protetti, che devono essere accessibili e garantire la riservatezza, le vittime possono denunciare le violenze senza timore di ritorsioni
- Sostegno psicologico alle vittime: è importante offrire supporto psicologico immediato alle vittime di violenza, garantendo un percorso di recupero psicofisico e assistenza specifica per la gestione delle conseguenze dell’aggressione.
Negli ospedali italiani, la videosorveglianza rappresenta uno strumento prezioso per garantire la sicurezza di pazienti e personale, prevenendo situazioni di rischio come intrusioni e atti violenti, tra cui aggressioni e violenze. Tuttavia, la raccolta di immagini e video è regolata da normative stringenti che proteggono la privacy. Ecco perché è stata indicata come misura, ovviamente preventiva, da porre in essere dal Decreto “Meloni”
L’utilizzo delle telecamere deve rispettare il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) UE 2016/679, che stabilisce norme sulla raccolta e gestione dei dati personali, integrato in Italia dal Codice della Privacy (D.Lgs. 196/2003). L’art. 5 del GDPR specifica che il trattamento di questi dati deve essere trasparente e limitato a ciò che è strettamente necessario, vietando la sorveglianza nelle aree di degenza.
Per il rispetto della privacy, ogni area videosorvegliata deve essere chiaramente segnalata con appositi cartelli, fornendo un’informativa chiara che indichi il trattamento dei dati e il loro responsabile. Le registrazioni devono essere conservate solo per il tempo strettamente necessario e poi cancellate, rispettando il principio di minimizzazione dei dati.
C’è la possibilità di far ricorso bodycam: si tratta di dispositivi portatili, già usati nel nostro Paese da forze dell’ordine e alcuni ambiti di sicurezza privata.
Nel contesto ospedaliero, tuttavia, il loro utilizzo è ancora raro e soggetto a regolamentazioni severe, dato che potrebbero registrare dati particolarmente sensibili su pazienti e personale.
Secondo l’art. 35 del GDPR, l’introduzione di bodycam richiede una Valutazione d’Impatto sulla Protezione dei Dati (DPIA) per determinare i rischi e le misure di sicurezza da adottare.
In Italia, l’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970) richiede che ogni uso di strumenti di controllo a distanza sul personale sia concordato con le rappresentanze sindacali. Il fine principale deve essere la sicurezza e mai il monitoraggio dei lavoratori, e le bodycam devono quindi essere impiegate solo in situazioni di emergenza.
L’uso delle bodycam presenta sicuramente numerosi vantaggi, come la documentazione di episodi di aggressione o il dissuadere di comportamenti violenti. Tuttavia, per il rispetto della privacy, è necessario implementare regole precise su quando attivarle, chi può accedere alle registrazioni e quanto tempo queste devono essere conservate.
L’adozione delle bodycam negli ospedali italiani potrebbe rappresentare un valido supporto alla sicurezza, ma richiede un’accurata analisi normativa per garantire il rispetto della privacy di pazienti e operatori. I benefici devono essere attentamente bilanciati con la tutela della dignità e riservatezza, assicurando l’uso delle immagini esclusivamente per scopi legittimi e conformi alle leggi in vigore.