L’OSMOA dell’Università di Salerno segnala l’importanza dello studio pubblicato sul sito del Ministero della Salute.
L’inquinamento dell’aria va oltre la semplice questione sanitaria ed è un problema complesso che richiede una risposta multifattoriale. La comprensione degli impatti socio-economici dell’inquinamento dell’aria è essenziale per sviluppare politiche efficaci di mitigazione e adattamento, promuovere uno sviluppo sostenibile e proteggere la salute e il benessere delle generazioni presenti e future.
L’Osservatorio sulle Malattie Occupazionali e Ambientali dell’Università degli Studi di Salerno, OSMOA, segnala a tal proposito un recentissimo ed esauriente approfondimento “Inquinamento dell’aria e malattie cardiovascolari”, prodotto dall’Alleanza Italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari, pubblicato il 10 febbraio sul sito istituzionale del Ministero della Salute, dove è disponibile, che affronta il fenomeno in tutte le sue sfaccettature.
L’impatto dell’inquinamento dell’aria sulla popolazione va oltre la salute individuale e si estende a una serie di implicazioni socio-economiche. Oltre ai costi diretti associati alle cure mediche e alla perdita di produttività, vi sono anche costi indiretti difficili da quantificare ma altrettanto significativi. La diminuzione della qualità della vita, ad esempio, influisce sulla soddisfazione personale e sul benessere generale della comunità, incidendo sulla felicità e sul coinvolgimento sociale e politico delle persone.
L’inquinamento dell’aria ha un impatto diretto sull’ambiente circostante, con conseguenze economiche a lungo termine. La perdita di biodiversità e la diminuzione della fertilità del suolo possono influenzare negativamente il settore agricolo, causando una diminuzione della produzione e un aumento dei costi per gli agricoltori e per i consumatori finali. Le implicazioni finanziarie e assicurative sono altrettanto rilevanti, con compagnie assicurative e istituzioni finanziarie che devono gestire il rischio associato ai danni alla proprietà e alle conseguenze sanitarie dell’inquinamento atmosferico. Inoltre, l’inquinamento dell’aria influisce sul mercato del lavoro e sulle opportunità di investimento. Le persone possono evitare di vivere e lavorare in aree fortemente inquinate, influenzando la domanda di lavoro e la competitività economica delle regioni colpite.
Tuttavia, affrontare l’inquinamento dell’aria può creare nuove opportunità di investimento nel settore delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e delle tecnologie pulite, contribuendo alla creazione di posti di lavoro nel settore verde e alla promozione di uno sviluppo sostenibile.
Ecco perché un processo di comunicazione del rischio diventa essenziale nell’affrontare situazioni di emergenza e nel gestire pericoli che possono influenzare la salute umana.
Esso consiste nel trasferire conoscenze, tra i diversi attori coinvolti, quali scienziati, ricercatori, policy- e decision-maker, istituzioni, organizzazioni pubbliche e private e cittadini. L’obiettivo è informare le persone dell’esistenza di un problema che potrebbe mettere a rischio la salute e il benessere individuale e della comunità, per consentire loro di attuare azioni preventive e protettive proposte dalle istituzioni e dagli esperti. Tre sono gli obiettivi principali della comunicazione del rischio: diffondere l’informazione dell’esistenza di un problema, far comprendere le implicazioni, creare consapevolezza capace di indurre azioni efficaci di prevenzione, mitigazione o risposta all’evento avverso.
La comunicazione in questo ambito è cruciale e complessa, anche perché i rischi che possono derivare dall’inquinamento dell’aria sono noti solo in parte, le implicazioni future incerte e le misure per ridurre il problema solo parzialmente definite.
L’inquinamento è una minaccia silenziosa e costante, spesso invisibile, con molte conseguenze ancora sconosciute, per cui pochi agiscono per proteggersi o ridurre l’esposizione. Allo stesso tempo, la comunicazione può acquisire maggiore rilevanza se accompagnata da interventi efficaci, sostenibili, realizzabili e compatibili con la società, anche in un’ottica di salute globale. La comunicazione del rischio mira a creare un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte ed è un’azione fondamentale nella lotta all’inquinamento atmosferico.
Le informazioni devono essere chiare, semplici e allo stesso tempo esaustive e non contenere allarmismi ingiustificati. Gli scienziati devono presentare dati in modo comprensibile per promuovere l’adozione di adeguate strategie politiche e di comportamenti positivi per la salute nella popolazione. Ѐ altresì indispensabile che le istituzioni e le organizzazioni pubbliche e private, così come gli esperti del settore e il personale sanitario adeguatamente formato, informino e sappiano ascoltare i cittadini per aumentarne la consapevolezza, la responsabilizzazione, l’educazione sanitaria e il coinvolgimento attivo. Dal canto loro è essenziale che i cittadini si adoperino per approfondire la tematica anche al fine di conoscere i comportamenti migliori da adottare per mitigare il rischio.