Circa la metà dei 42,8 milioni di persone con disabilità in età lavorativa nell’Unione europea (UE) è attualmente impiegata. Le persone che soffrono di una patologia o di una disabilità dovrebbero poter continuare a lavorare nonché avere la possibilità di accedere al mondo del lavoro o reintegrarvisi. Di conseguenza, è essenziale predisporre un modello di lavoro accessibile e inclusivo in grado di accogliere una forza lavoro diversificata e di facilitarne il (re)inserimento e il mantenimento nel mondo del lavoro, come prevede il  D.Lgs. 62/2024 in vigore dal 1 gennaio scorso in nove province italiane, tra cui Salerno, attraverso l’Accomodamento Ragionevole.

Non a caso il pacchetto europeo sull’occupazione delle persone con disabilità rappresenta una delle iniziative di rilievo della più ampia strategia della Commissione europea per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030. Il suo obiettivo è garantire alle persone con disabilità pari accesso al mercato del lavoro, consentendo loro di rimanere occupate e, di conseguenza, di godere di una maggiore inclusione sociale e autonomia economica.

Il pacchetto si concentra su alcuni settori, tra i quali  quelli riportati di seguito, possono essere valorizzati attraverso concreti interventi di promozione della salute sui posti di lavoro, come sottolinea l’EU-OSHA, l’Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul lavoro..

Garantire soluzioni ragionevoli sul posto di lavoro, ossia la realizzazione di qualsiasi modifica a una mansione o a un luogo di lavoro necessaria per consentire alle persone con disabilità di candidarsi a un posto di lavoro, di svolgere tale lavoro e di avere una promozione oppure di poter ricevere una formazione.

Fare sì che le persone con disabilità rimangano inserite nel mondo del lavoro e prevenire le disabilità associate a malattie croniche.

Garantire la disponibilità di programmi di riabilitazione professionale in caso di malattie o infortuni.

Attraverso l’acquisizione e lo sviluppo di risorse pertinenti, l’EU-OSHA contribuisce attivamente al raggiungimento degli obiettivi delineati nel pacchetto.

Un fattore fondamentale per aiutare le persone con malattie croniche e disabilità a continuare a esercitare un’attività lavorativa è l’attuazione di un solido sistema che gestisca i rischi e promuova la salute e il benessere. Affrontando ambiti fondamentali quali gli infortuni, i disturbi muscolo-scheletrici (DMS), lo stress lavoro-correlato, l’esposizione a sostanze pericolose, le malattie lavoro-correlate e il rumore eccessivo, l’impatto negativo dei luoghi di lavoro sulle persone e sulle economie può essere ridotto.

Affinché le persone con disabilità possano fare ritorno al lavoro con esito positivo dopo un’assenza per malattia di media o lunga durata, è essenziale un approccio ben pianificato e sistematico.

Pertanto, è fondamentale che i professionisti di diverse discipline (Medici del Lavoro, operatori sanitari, specialisti di ergoterapia, esperti in materia di accessibilità e disabilità, professionisti della SSL, personale delle risorse umane, ecc.) collaborino alla progettazione e all’attuazione di un programma che faciliti un ritorno al lavoro con esito positivo e l’occupazione sostenibile delle persone con disabilità.

Dalle precedenti ricerche dell’EU-OSHA emerge che i piani di maggior successo combinano risorse di assistenza sanitaria per un intervento precoce, consigli in materia di soluzioni per i luoghi di lavoro e l’occupazionesostegno psicologico orientato al lavoro, formazione professionale nonché orientamenti e interventi da parte dei sistemi di sicurezza sociale. Questo approccio su misura risponde alle esigenze e alle circostanze specifiche sia dei lavoratori che dei datori di lavoro.

Le soluzioni da adottare nei luoghi lavoro possono comprendere la riorganizzazione dei compiti e delle mansioni, l’adattamento delle attrezzature, la modifica degli orari di lavoro e la riqualificazione dei lavoratori effettuando una puntuale analisi delle postazioni di lavoro. Una valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute può contribuire a operare una selezione delle soluzioni.

Molte persone con problemi di salute e disabilità possono lavorare comodamente in condizioni di sicurezza con soluzioni adeguate. Il sostegno specifico e le misure necessarie dipendono dalla persona e dalle sue condizioni. Di seguito sono riportati alcuni esempi. 

Tumoriper facilitare il ritorno al lavoro delle persone sopravvissute a un tumore può essere utile prevedere un rientro graduale e rendere il lavoro più flessibile.

Malattie cardiovascolari:  dovrebbero essere ridotti al minimo i fattori di rischio professionale che incidono sulle persone affette da malattie cardiovascolari, come il lavoro usurante, lo stress lavoro-correlato, l’orario prolungato, il lavoro notturno e a turni e l’esposizione a sostanze chimiche come il monossido di carbonio. Queste misure dovrebbero essere integrate da iniziative di promozione della salute sul luogo di lavoro, tra cui l’attività fisica, una sana alimentazione, la riduzione del consumo di alcol e del fumo, nonché visite mediche periodiche sul posto di lavoro per individuare fattori di rischio quali l’ipertensione o il prediabete.

Long COVID o sindrome post-COVID: sono necessarie misure a sostegno dei lavoratori con sintomi acuti o a lungo termine di COVID-19, come la stanchezza estrema, per agevolare il loro ritorno al lavoro.

Salute mentale e stress lavoro-correlatouna gestione efficace di una carente salute mentale sul lavoro, correlata o meno al lavoro, comporta una sinergia di misure di prevenzione e sostegno, ad esempio fornendo un accmpagnamento individuale (il cosiddetto counselling) e attuando soluzioni quali orari flessibili, ulteriore formazione e assistenza nonché la riduzione dei rumori nei luoghi di lavoro. È incoraggiata inoltre l’introduzione di un approccio proattivo alla prevenzione dei suicidi.

Disturbi reumatici e muscoloscheletricii disturbi reumatici e muscoloscheletrici sono tra i disturbi lavoro-correlati più frequenti nell’UE. Le soluzioni da adottare nei luoghi di lavoro potrebbero includere il lavoro flessibile per consentire di sottoporsi a visite mediche, il telelavoro, la modifica delle mansioni per ridurre il carico di lavoro fisico e la fornitura di attrezzature ergonomiche.