Il DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance) è pronto per un’altra grande sfida: diventare il modello organizzativo uniforme per facilitare l’accesso, l’accoglienza e la presa in carico dei bambini e delle persone adulte con disabilità presso le strutture sanitarie del nostro Paese.
Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e il Ministro della Salute Orazio Schillaci hanno firmato il decreto che istituisce il Tavolo tecnico per l’adozione di un Documento programmatico di indirizzo che ha proprio l’obiettivo di garantire l’adozione a livello nazionale del modello che, da quasi venticinque anni si è rivelato una scelta vincente all’interno dell’ospedale San Paolo di Milano.
Coordinatore del Tavolo, che avrà durata di otto mesi a partire dalla data della riunione di insediamento, sarà il dott. Filippo Ghelma, Direttore della Struttura Complessa D.A.M.A. dell’Ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano e Ricercatore in Chirurgia della Statale di Milano.
Si concretizzerà in questo modo, un “modello vincente”, già sperimentato in oltre 40 realtà ospedaliere, che contribuirà, affiancando le procedure introdotte dal D.Lgs. 62/2024, a realizzare un’assistenza a 360 gradi per le persone con disabilità, attraverso le varie fasi di valutazione di base, progetto di vita, valutazione multidimensionale e accomodamento ragionevoole.
“Il sistema D.A.M.A. è un modello innovativo che necessita di essere esteso e portato all’attenzione di tutti – spiega il Ministro Alessandra Locatelli -. Definire le linee guida nazionali, scopo del Tavolo interministeriale, è il passo che ci consentirà di diffondere sempre di più questi protocolli per la presa in carico e la cura avanzata nei contesti ospedalieri delle persone con disabilità, in particolare intellettive e relazionali”.
“Il pieno diritto alla salute, all’assistenza e all’accesso alle cure delle persone con disabilità – dichiara il Ministro Schillaci – sono una priorità a cui abbiamo rivolto la massima attenzione. In questa direzione va il modello D.A.M.A, attraverso il quale vogliamo sviluppare un percorso di accoglienza e assistenza medica ospedaliera per una presa in carico delle persone con disabilità attraverso un approccio personalizzato e incentrato sui bisogni del singolo paziente”
Il progetto Dama è stato sviluppato per garantire un’assistenza personalizzata e accessibile alle persone con disabilità, attraverso:
- percorsi preferenziali e segnaletica chiara per migliorare l’accessibilità
- cure personalizzate, adattate alle esigenze specifiche di ogni paziente
- formazione del personale per garantire un approccio professionale e sensibile
- collaborazione con le associazioni per rispondere alle reali esigenze delle persone con disabilità
Dama è rivolto a persone con: ritardo psicomotorio grave e deficit comunicativo dovuti a patologie genetiche congenite o perinatali; lesioni cerebrali che causano deformità muscolo-scheletriche, epilessia farmacoresistente; gravi difficoltà comunicative e di interazione, come nelle forme di autismo; deficit cognitivi con disabilità motoria generate da eventi traumatici.
Da parte del coordinatore del tavolo Filippo Ghelma ci sono le condizioni per fare decollare nel nostro Paese un’assistenza che ha avuto un quarto di secolo per consolidarsi.
“Avvieremo appena ci sarà l’insediamento del nuovo organismo, la definizione delle Linee Guida per uniformare gli interventi in ogni parte d’Italia, ha precisato il coordinatore del tavolo Filippo Ghelma, per rispettare i tempi concessi dal decreto, otto mesi, ed inviare il documento alla Conferenza Stato Regioni”