Lo ha affermato Gennaro Sosto, vice presidente nazionale Federsanità ANCI al Congresso SIFO di Napoli

“Non più “magazziniere”, ma farmacista clinico con una interazione di supporto al medico sempre più spinta e forte: questo è il nuovo farmacista ospedaliero”. Lo ha sottolineato Gennaro Sosto, Vice Presidente Nazionale di Federsanità ANCI, a Napoli, nel corso  del XLV Congresso Nazionale della SIFO, la Società Italiana dei Farmacisti Ospedalieri,  con un titolo fortemente propositivo che pone quelle che sono le basi e rilancia quella che è il nuovo filone professionale, esaltandone il valore: “Next Generation Pharmacy: Missione, Visione e Valore.”

“La vera battaglia è quella dei pazienti cronici che vengono gestiti “in prossimità”, ha aggiunto Sosto.  Proprio in questa fase la funzione del  farmacista clinico diventa fondamentale in quanto il suo ruolo di governance diventa determinante per un successo e una maggiore sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale, soprattutto oggi in cui l’attenzione è posta sulla nuova politica di coesione e sullo strumento finanziario  NextGenerationEU,  pensato per stimolare una “ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa”, volta a garantire la possibilità di fare fronte a esigenze impreviste”

Il Presidente del Congresso partenipeo, Ugo Trama, partendo dalla convinzione che i farmacisti saranno chiamati a garantire l’efficacia e la sicurezza delle cure, l’equilibrio delle risorse assegnate, e il governo dell’appropriatezza alla luce delle nuove terapie, ora in discussione a livello internazionale, ha indicato  gli  approfondimenti trattati nel Congresso e che si riassumono in cinque temi portanti:

  • Formazione – Farmacista aggiornato e formatore, che collabora con le altre società scientifiche e con altri enti di formazione (università, istituzioni, aziende)
  • Ricerca – Farmacista Sperimentatore, ideatore di progetti e pubblicazioni scientifiche, coinvolto direttamente nella ricerca nei luoghi di ricerca (Laboratori, reparti, Comitati Etici)
  • Innovazione tecnologica – Farmacista governatore dei processi innovativi e valutatore delle tecnologie riguardanti farmaci e dispositivi (Intelligenza Artificiale, Automazione ed informatizzazione e centralizzazione della Logistica, Telefarmacia, Gestione dei Big Data, Health Therapeutics, Metaverso).
  • Ambiente – Farmacista promotore di una miglioria ambientale in sanità (Farmacie Green, capitolati di gara, scelte strategiche in ottica ambientale, project financial, supporto alle direzioni strategiche)
  • Personalizzazione/Umanizzazione del percorso di cura – Farmacista attento al paziente e punto di congiunzione tra lui e il SSN (Qualità dei servizi offerti con certificazione, continuità ospedale-territorio e presa in carico, la farmacia dei servizi, il farmacista nelle case di comunità, farmacovigilanza e dispositivo vigilanza, farmacista di reparto, Partecipazione a GOM e MTB)

Sul territorio come in ospedale il farmacista cambia pelle. E passa dalla gestione della supply-chain di medicinali e dispositivi medici, all’intervento sull’appropriatezza e la maneggevolezza delle terapie farmacologiche e interventistiche, sulle interazioni, sull’aderenza alle prescrizioni. Di più: gli si chiede anche di ascoltare i pazienti riportandone le istanze, e di contribuire ad interventi eventuali nella terapia.

Il PNRR prevede di sviluppare ulteriormente alcune innovative soluzioni in termini di strutture di prossimità e digitalizzazione. Strumenti elaborati per rendere disponibili per i cittadini servizi di telemedicina e teleconsulto.

Non è possibile  rimandare ulteriormente i progetti di potenziamento dell’assistenza domiciliare, la riduzione degli accessi inappropriati in ospedale, è stato evidenziato nel corso dei lavori dell’evento. In questo ambito si affrontano gli investimenti futuri nella costruzione di reti di prossimità (case della comunità), strutture di telemedicina, assistenza domiciliare e ospedali di comunità. Organizzazioni nelle quali è opportuno assicurare la presenza di un farmacista con compiti di trasversalità dell’intero processo di cura.

Il farmacista ospedaliero assume così una posizione centrale anche nel data management e nella supervisione di criticità specifiche, quali l’aderenza terapeutica, l’efficacia e la sicurezza delle cure, nonché la loro sostenibilità.

La presa in carico dei pazienti seguirà le tappe di un processo strutturato di home delivery gestito mediante una rete digitalizzata dal farmacista del SSN, a cui fa riferimento un team multidisciplinare.