Salute, ambiente, biodiversità e clima sono gli obiettivi del Piano Nazionale Complementare finanziato destinato a finanziare specifiche azioni che integrano e completano il PNRR.
L’investimento previsto a tal proposito mira a far fronte efficacemente ai rischi storici ed emergenti sulla salute dei cambiamenti ambientali e climatici nell’ambito del nuovo assetto di prevenzione collettiva e sanità pubblica promosso proprio dal PNRR ed è collegato all’Istituzione del Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SNPS), in linea con l’approccio “One health” o “Planetary health”.
In questo scenario va rafforzandosi sempre di più la funzione del Dipartimento di Prevenzione delle ASL come previsto dagli articoli 7, 7-bis, 7-ter e 7-quater del decreto legislativo 502/1992 e s.m., con il compito di promuovere azioni volte a individuare e rimuovere le cause di nocività e malattia di origine ambientale, umana e animale, negli ambiti di vita e di lavoro, mediante iniziative coordinate con i distretti, con i dipartimenti dell’azienda sanitaria locale e delle aziende ospedaliere e con i Comuni, prevedendo il coinvolgimento di operatori di diverse discipline….i cui obiettivi sono la conoscenza del territorio che ha identità, omogeneità culturale e socioeconomica imprescindibili nell’azione preventiva.
“Non a caso, sottolinea Gennaro Sosto, vicepresidente vicario di Federsanità ANCI, la confederazione delle ASL e AO italiane, il Dipartimento di Prevenzione resta il punto di riferimento delle Amministrazioni Comunali con il compito di salvaguardare la salute umana, animale e ambientale, attraverso l’approccio One Health, contribuendo con le proprie risorse, tra cui i TPALL, al mantenimento e al miglioramento del benessere delle comunità”.
Carlo Bolzonello, consigliere regionale della Regione Friuli Venezia Giulia, Presidente della terza Commissione consiliare Tutela Salute, servizi Sociali, sociologo e Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, nel corso di un intervento straordinario, di forte spessore culturale, tenuto durante il Primo Congresso Nazionale dei TPALL di qualche settimana fa, ha indicato proprio questi professionisti della prevenzione a soggetti in grado di sostenere e partecipare, quali legittimi protagonisti, all’approccio della prevenzione ONE HEALTH, vale a dire un modello che si basa sul riconoscimento che la salute umana, negli ambienti di vita e di lavoro, animale e dell’ecosistema siano legate indissolubilmente. “Solo il Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei Luoghi di Lavoro, per la sua preparazione universitaria teorica e pratica, ha detto Bolzonello, riesce ad affrontare le nuove sfide. C’è qualcosa che cambia nell’ambito della Prevenzione al di là della mera applicazione delle norme, ha aggiunto, è la promozione della salute come intervento primario, accanto ovviamente all’obbligo della vigilanza per applicare la normativa in materia. Il TPALL, ce la farà”.
Quali sono le finalità del Piano Nazionale Complentare? Per rafforzare la capacità, l’efficacia, la resilienza e l’equità del Paese nell’affrontare gli impatti sanitari, presenti e futuri, associati ai rischi ambientali e climatici, sono definiti una serie di investimenti sinergici:
- rafforzamento complessivo delle strutture e dei servizi di SNPS-SNPA (Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici – Sistema nazionale di protezione dell’ambiente) a livello nazionale, regionale e locale, migliorando le infrastrutture, le capacità umane e tecnologiche e la ricerca applicata;
- sviluppo e implementazione di specifici programmi operativi pilota per la definizione di modelli di intervento integrato salute-ambiente-clima in 2 siti contaminati selezionati di interesse nazionale;
- programma nazionale di formazione continua in salute-ambiente-clima anche di livello universitario;
- promozione e finanziamento di ricerca applicata con approcci multidisciplinari in specifiche aree di intervento salute-ambiente-clima;
- piattaforma di rete digitale nazionale SNPA-SNPS.
I traguardi indicati sono:
- 2022 > Provvedimento di istituzione del SNPS
- 2025 > Almeno 14 corsi FAD attivati: programma nazionale di formazione continua in salute-ambiente-clima (formazione a distanza) anche di livello universitario sui rischi sanitari associati a determinanti ambientali e cambiamenti climatici
- 2026 > 100% di strutture nazionali e almeno il 50% di strutture regionali/territoriali afferenti al SNPS-SNPA pienamente operative (rinnovate, digitalizzate e collegate in rete) a livello nazionale, regionale e locale
- 2026 > 2 interventi integrati di salute-ambiente-clima in 2 Siti contaminati rappresentativi, di interesse nazionale
- 2026 > Almeno 14 programmi eseguiti di promozione e finanziamento di ricerca applicata con approcci multidisciplinari in specifiche aree di intervento salute-ambiente-clima
- 2026 > Almeno 50% della rete dati SNPS-SNPA (almeno 10 anni retrospettivi) attivata, su Piattaforma di rete digitale nazionale SNPA-SNPS, funzionale all’acquisizione, elaborazione, integrazione, analisi, interpretazione e condivisione di dati di monitoraggio e sorveglianza e informazioni rilevanti su salute-ambiente-clima.
Sono previsti i seguenti Subinvestimenti:
- Rafforzamento complessivo delle strutture e dei servizi di SNPS-SNPA a livello nazionale, regionale e locale, migliorando le infrastrutture, le capacità umane e tecnologiche e la ricerca applicata.
- Sviluppo e implementazione di specifici programmi operativi pilota per la definizione di modelli di intervento integrato salute-ambiente-biodiversità-clima in 2 Siti contaminati selezionati di interesse Nazionale (SIN).
- Formazione di livello universitario e programma nazionale di formazione continua in salute-ambiente-clima.
- Promozione e finanziamento di ricerca applicata con approcci multidisciplinari in specifiche aree di intervento salute-ambiente-clima.
- Piattaforma di rete digitale nazionale SNPA-SNPS.
Ma Siamo davvero aggiornati sui nuovi scenari? Bolzonello, propone alcune considerazioni prese in prestito dal libro di Silvio Brusaferro “Salute e Benessere per le Comunità. Il contributo della Sanità Pubblica” Forum Editore, giugno 2024, dove non si parla più di Sanità Pubblica ma di “Salute Pubblica, attività organizzata della società per promuovere, proteggere, migliorare e quando necessario, ripristinare la salute degli individui, di gruppi specifici o di intere popolazioni. È una combinazione di scienza, abilità e valori che convergono in attività dell’intera società e includono programmi, servizi e istituzioni finalizzate a proteggere e migliorare la salute delle persone”
L’aggettivo “pubblico” diventa così caratterizzante ponendo al centro dell’interesse la popolazione, l’azione collettiva della comunità e l’azione di governo; quest’ultima richiede tra gli altri l’armonizzazione della partecipazione democratica con le conoscenze tecniche, il perseguimento della trasparenza proteggendo nel contempo la privacy ed il generare e mantenere la fiducia.
La Salute Pubblica è uno strumento per generare la Salute ed inevitabilmente la sua azione evolve con l’evolvere del concetto di salute.